Da mesi ormai stiamo vivendo una lunga fase siccitosa, che, in particolare nelle nostre zone, ha raggiunto connotati importanti rispetto ad aree relativamente vicine.
Guardando ad ampio raggio, abbiamo invece assistito ad un inconsueto, ma, ahimè non improbabile, transito di tre ex uragani a nord delle Isole Azzorre, che probabilmente hanno contribuito a rafforzare il regime alto pressorio che sta interessando gran parte dell’Europa, aumentando di fatto la vorticità ed i gradienti di pressione.
In queste ore i modelli matematici previsionali (GFS ed ECMWF) stanno prevedendo, per il prossimo week end, un probabile nuovo affondo nelle Isole Britanniche da parte di un’altra tempesta di origine tropicale, Invest 92L, che al momento si sta generando nell’Oceano Atlantico.
Si intravede la possibilità di pioggia sul finire di questa settimana, seppur ancora non sia possibile stimare la quantità e la collocazione esatta del precipitato.
Tuttavia è lecito aspettarsi un graduale cambio di circolazione, dapprima incentivato dagli eventi sopra descritti, in particolare dal possibile transito dell’ultima tempesta tropicale, e poi, per il seguito, da una disposizione più consona dell’onda di Rossby, che altro non farà che favorire l’ingresso delle tanto attese (ma mai da sottovalutare!) perturbazioni atlantiche, accompagnate da un calo delle temperature.
Si può notare quanto detto dal grafico Ensemble riportato qui sotto:
Insomma, per conoscere le sorti del nostro micro clima, è necessario guardare molto lontano e, nell’attesa, buon senso, prevenzione e pianificazione, possono essere la migliore strategia.
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