Osservatorio “ad Statuas” si è di recente dotato di una strumentazione tecnologicamente molto raffinata per la rilevazione e localizzazione dei fulmini. Ciò ha permesso di iniziare la collaborazione, diventando di fatto membri della sua rete mondiale, con Blitzortung.org.
Il funzionamento dell’hardware è basato sui metodi TOA (Time of Arrival) e TOGA (Time Of Group Arrival): a livello planetario ci sono molte stazioni di rilevamento installate; ognuna di esse è dotata di un’antenna ricevente, un sistema di amplificazione, un digitalizzatore ed un’antenna GPS. Nel momento in cui viene rilevata una scarica elettromagnetica nella banda delle VLF, Very Low Frequency, 3-30 kHz, viene registrato il tempo esatto di ricezione e la stazione invia il dato, corredato delle coordinate geografiche del radar, al server centrale, in Germania. A questo punto vengono incrociati i dati con quelli misurati da almeno altre otto stazioni e se l’esito è positivo, la misurazione viene validata e la scarica elettrica viene plottata sulla mappa, con un ritardo che varia dai 3 ai 20 secondi rispetto alla registrazione effettuata e con una precisione dell’ordine di poche centinaia di metri.
Tale strumentazione permette di valutare con precisione sia il campo elettrico generato dalla scarica elettrica (parallelo alla direzione del flusso di corrente del fulmine, sia esso di tipo nuvola-terreno o nuvola-nuvola), sia il corrispondente campo magnetico, perpendicolare al campo elettrico, che dunque sta sul piano dell’orizzonte.
La capillarità e la flessibilità di questa rete risultano essere molto efficienti: è possibile captare, tramite questo hardware, scariche elettriche di fulmini caduti anche a migliaia di chilometri di distanza dalla postazione di ricezione.
La peculiarità delle onde VLF sta proprio nella loro stabile propagazione e nella bassa attenuazione che subiscono nella “guida d’onda” Terra-Ionosfera (EIWG, Earth-Ionosphere WaveGuide), che di fatto si comporta come una cavità, permettendo la loro riflessione. Questo fa sì che anche l’installazione di una nuova stazione radar ricevente contribuisca in modo sensibile all’aumento dell’efficienza di captazione del sistema globale, con conseguente progresso della ricerca scientifica associata a questo affascinante fenomeno naturale.
I dati registrati da questo apparato di rilevazione hanno il solo scopo di ricerca scientifica: è proibito effettuarne un uso di tipo commerciale.