L’ondata di gelo iniziata domenica 25 febbraio sta volgendo al termine e, seppur breve, è stata molto intensa. Ad Acquaviva di Montepulciano è stato superato il record di temperatura minima misurato per ben due notti consecutive, quelle del 14 ed il 15 febbraio 2012, nelle quali furono registrati -8.6°C.
Alle 06:50 di questa mattina, 28 febbraio 2018, infatti, è stata misurata una temperatura minima di -9.1°C.
L’onda fredda però, con alte probabilità, non ci lascerà senza sorprese.
Come avrete notato, la giornata odierna è trascorsa con velature sempre più insistenti e con un lieve rialzo termico. Il blocco atlantico al quale avevo fatto riferimento nel precedente articolo (https://www.osservatorioadstatuas.it/febbraio-2018-un-viaggio-controcorrente/ ), ha iniziato a perdere la sua spinta dinamica ed ha permesso alle più miti ed umide correnti atlantiche, di infiltrarsi da Sud.
Per questa notte, relativamente alle nostre zone, i modelli previsionali hanno previsto probabili fenomeni nevosi che in gergo vengono definiti da “addolcimento”. Quando infatti una perturbazione caratterizzata da aria umida e mite passa sopra ad uno strato di aria fredda, si hanno ottime possibilità affinché vi siano fenomeni nevosi, anche abbondanti, estesi fino alla pianura. I fiocchi di neve, in queste situazioni, anziché essere piccoli e secchi come quelli dei giorni scorsi, presentano dimensioni maggiori, e con un più elevato tasso di umidità.
Questa differenza morfologica del fiocco di neve farà sì che, entrando inizialmente a contatto con un cuscino d’aria molto più secca (umidità relativa bassa) porterà alla sua sublimazione. In una fase iniziale non vi sarà accumulo. La sublimazione tuttavia sottrae calore all’aria, facendo diminuire la sua temperatura. Questo meccanismo creerà le condizioni per avere un fenomeno nevoso anche con condizioni iniziali di temperatura non ottimali.
Il Centro Funzionale Regionale della Regione Toscana (https://www.cfr.toscana.it/) ha emesso un’allerta Arancione per neve, anche per i nostri Comuni.
Ma andiamo ad analizzare un altro fenomeno, molto più insidioso di una “semplice” nevicata, che potrebbe interessare le nostre zone.
Esiste infatti un evento atmosferico dal nome un po’ bizzarro, denominato “gelicidio”. Non è affatto semplice prevederlo con esattezza, tuttavia è bene sapere di cosa si tratta.
L’aria fredda ha una densità maggiore rispetto a quella calda, tende dunque ad “incollarsi” al terreno e lo farà in modo tanto più stabile quanto più idonee saranno le condizioni orografiche del territorio: quanto più il paesaggio sarà caratterizzato da depressioni e vallate, tanto maggiore sarà la probabilità che vi possano essere cuscini di aria fredda stabili.
Nel momento in cui si instaura un cambio circolatorio caratterizzato da correnti calde ed umide che tendono a scorrere sopra a masse d’aria fredda, aumenta la probabilità che possano esservi delle precipitazioni. In una fase iniziale potrebbero essere a carattere nevoso (nevicate da addolcimento), tuttavia il vento caldo ed umido avrà la capacità di scavare sempre più il cuscino di aria fredda sottostante, trasformando la neve in pioggia.
Laddove però lo strato di aria fredda risulti essere più stabile e protetto, nelle vallate appunto, vi è la possibilità che la pioggia caduta possa congelarsi all’istante dopo aver raggiunto il contatto con il suolo o con qualsiasi altro tipo superficie, trasformandolo rapidamente in una lastra di ghiaccio trasparente.
Questo è il gelicidio.
Proprio in questo momento, in quota, sta entrando aria via via più mite ed umida, che ha una densità minore rispetto a quella fredda e più pesante presente al suolo. Questo ingresso dal mare, creerà un gradiente di pressione che spingerà l’aria fredda accumulatasi nel nostro territorio a spingersi verso le zone a minor pressione: quelle verso il mare. Se dunque in quota saranno presenti venti provenienti dai quadranti meridionali, al suolo prevarranno venti da Nord-Est, verosimilmente fino alle prime ore di domani. In gergo viene denominata “tramontana scura”, poiché sarà presente copertura nuvolosa.
Tale quadro sinottico, complice la particolare orografia della nostra Nazione, e nella fattispecie quella della Valdichiana, è idoneo per far sì che si possano manifestare nevicate da addolcimento e gelicidio.
Tale fenomeno è assai insidioso per chi transita lungo le strade a piedi o con i mezzi di trasporto.
È pertanto molto importante prestare la massima attenzione in condizioni atmosferiche come quelle attuali, in quanto un’apparente ed innocua pioggia, potrebbe nascondere delle insidie molto pericolose.
Di seguito il livello di criticità (Giallo) per il rischio ghiaccio, emesso dal Centro Funzionale Regionale della Regione Toscana (https://www.cfr.toscana.it/)
Prestare dunque la massima attenzione e consultare sempre i bollettini degli Organi Istituzionali.
Rimanete aggiornati consultando i dati del Sito Web dell’Osservatorio “ad Statuas”, le Pagine Social ad esso collegate (Facebook: https://www.facebook.com/adStatuas/ e Twitter: https://twitter.com/adStatuas ) ed i servizi interattivi Telegram&Messenger.