Se in inverno è molto difficile prevedere l’ingresso e la distribuzione di temperatura di una depressione fredda, proprio a causa dell’alta densità dell’aria a bassa temperatura, che va a scontrarsi con le barriere orografiche, d’estate è quasi certo individuare un’onda calda. Vista la provenienza e la bassa densità dell’aria ad “alta” temperatura, infatti, il margine di errore è limitato.
Al momento siamo interessati dalla prima ed intensa ondata di calore di quest’anno, causata dall’innalzarsi di un promontorio subtropicale.
Qui sotto è riportato il grafico Ensemble, nel quale la linea rossa rappresenta la temperatura media degli ultimi trenta anni, le altre stringhe colorate, invece, sono le “medie” date da 20 simulazioni dei centri di calcolo. Quanto più sono strette, tanto più affidabile sarà la previsione. In ordinata (sx) sono riportate le temperature in libera atmosfera, a 850 hPa (circa 1400 m di quota): 20°C è un valore importante.
Nella parte inferiore del grafico, le “montagne russe” rappresentano le precipitazioni. Focalizzando l’attenzione proprio su queste, si vede come la forbice sia ancora ampia e dunque ci sia un elevato margine di incertezza. Potrebbero tuttavia formarsi, in seguito, i temporali termoconvettivi, imprevedibili e talvolta violenti.
Il deficit pluviometrico della nostra zona è molto elevato, siamo indicativamente al 50% di carenza pluviometrica.
La giornata odierna, in base ai dati rilevati dalla Strumentazione dell’Osservatorio “ad Statuas”, è stata caratterizzata da una temperatura massima di 32.8°C ad un’altezza di 9 m dal piano di strada. A 180 cm dal suolo, con interferenze anche di tipo convettivo, si sono raggiunti i 35.0°C. L’umidità relativa ha oscillato tra il 34 ed il 50%.
Proprio quest’ultimo parametro è molto importante nel valutare l’evaporazione dell’acqua, sia essa contenuta nel suolo, nelle piante o in un bacino idrico. Quanto più l’u.r. dell’aria è bassa, tanto più l’acqua tenderà ad evaporare per equilibrare il bilancio.
La Strumentazione dell’Osservatorio “ad Statuas” è in grado di stimare l’evapotraspirazione, espressa in mm/giorno. Nella data odierna si sono raggiunti i 5.8 mm.
Questo significa che per ogni metro quadrato di superficie, 5.8 litri di acqua sono evaporati. Evapora l’acqua contenuta nel sottosuolo, quella contenuta nelle piante, quella contenuta nei bacini idrici. Del resto sudiamo anche noi.
Tanto per dare qualche dato approssimativo, dal Lago di Montepulciano oggi sono evaporati circa 12000 depositi da 1000 litri ciascuno.
Mediamente, alle nostre latitudini, da un bacino idrico evaporano 1000-1500 mm/(m^2 *anno): quasi due metri in meno all’anno insomma.
La Natura ripareggerà il bilancio, noi, nel frattempo, facciamo un uso intelligente di questa risorsa così importante e vitale, l’acqua.
Rimanete aggiornati riguardo i dati meteo-sismici, consultando il Sito Web dell’Osservatorio “ad Statuas” ed i servizi interattivi Telegram&Messenger, che vi permetteranno di ricevere informazioni sulla temperatura e molto altro, semplicemente interrogando un robot in chat.