5 gennaio 2017
5 gennaio 2017
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L’ingresso dell’aria fredda, ormai tracimata la notte scorsa nel Mar Mediterraneo, si può notare anche dalla mappa riportata qui sotto, ricavata da un’analisi del Radar Keraunòs dell’Osservatorio “ad Statuas”. I forti contrasti termici fanno sì che nelle aree orientali si formino frequenti scariche elettromagnetiche, che possono dar luogo a veri e propri temporali nevosi.
A breve tale contrasto sarà incentivato dall’entrata di un nucleo di aria fredda di estrazione artico-siberiana.